venerdì 28 agosto 2015

I 6 tipi di tifoso dellu Lecce: tu che tifoso sei?

1. l'ULTRA': affezionato al Lecce più che a sua madre, da quando ha 15 anni ha spostato la propria residenza in Curva Nord. Ha la scritta "UL Senza Padroni" tatuata su un bicipite e la felpa "ODIO BARI" in dotazione. In Serie A contro la Juve o in Lega Pro contro la Juve Stabia, lui c'è.

Sona maestru, Arcu de Pratu
2. l'ESIGENTE: in virtù di quella sua indimenticabile partita sulla spiaggia di San Cataldo nell'estate '75, pretende dai giocatori del Lecce la manovra ed il fraseggio del Barcellona e si alza in piedi per urlare "TIIIIRAAAA!" non appena la squadra supera la metà campo. 

3. il SIMPATICONE: accompagna l'azione di gioco con battutone del tipo "Miccoli, ma percè mammata nu' t'ha fattu cchiu bbautu?!" o "Moscardelli ha fatto la barba al palo...almeno quella!", suscitando l'ilarità irrefrenabile di alcuni vicini di posto, che propagano le sue battute fino all'anello inferiore del "Via del Mare". Altri invece vorrebbero far propagare lui fino all'anello inferiore e oltre.

4. l'EQUILIBRATO: applaude quando c'è da applaudire, fischia quando c'è da fischiare. Dopo il 90° minuto, rientra a casa senza che il risultato abbia modificato troppo il suo umore.

5. il NERVOSO: finisce 3 pacchi di sigarette e 2 buste di "passatiempi" nei primi 45 minuti di gioco. Non parla con nessuno ma cita spesso gli avi defunti dell'arbitro. Ha reso milionario il venditore di "Cipster" della Tribuna Est.

6. il PANTOFOLAIO: alza le natiche dal divano solo se a Lecce arrivano Inter, Milan o Juventus; pertanto, non si vede al "Via del Mare" da circa 4 anni. E' stato abbonato a TelePiù, Stream e poi a SKY solo per organizzare ritrovi domenicali con amici a base di partite del Lecce e sfide a burraco; ora segue la squadra tristemente su Facebook e sportube.tv.

mercoledì 26 agosto 2015

Festa di Santu Ronzu: il Tutorial

Ciao a tutti, chi vi scrive è Lelettrauto, blogger di fama internazionale, nel senso che mi conoscono anche le mie sorelle che abitano negli Stati Uniti e mio fratello che abita in Francia.
Ieri sera io e la mia allegra famigliuola abbiamo fatto un giro alle "barracche" (ossia le "bancarelle", per i lettori del Trentino Alto Adige) in occasione della festa di Santu Ronzu, patrono di Lecce che, a differenza del Mago Oronzo, non ti unge la giacca e la cravatta. 

Eccovi di seguito alcuni fondamentali quanto non richiesti consigli per poter affrontare al meglio la festa, qualora stasera vogliate gettarvi nella mischia:
Santu Ronzu's Square, ieri alle 19 circa

1. SALUTATE MA NON TROPPO
Santu Ronzu è l'evento dell'anno per ogni leccese DOCCU, indi è probabile che in piazza si saranno riversati pressocché tutti i vostri conoscenti. Non vi fermate a salutare chiunque se avete intenzione di percorrere almeno 100 metri di bancarelle e se non volete essere travolti come Simba e Nala dalla mandria di gnu ne "Il Re Leone" (scusate ma il mio repertorio cinematografico ormai è questo; l'ultima visione di un thriller risale al 2009).

2. MUNITEVI DI PALLONCINI
Mio figlio che soccombe
sotto Masha e Orso
Se siete in comitiva accaparratevi, non appena in strada, un palloncino cadauno: quando la festa entrerà nel vivo e la ressa, nonché l'odore di maschio selvatico, cresceranno a dismisura, un simpatico palloncino pompato ad elio svolazzante un metro sopra il vostro cranio vi permetterà di non perdere il resto della compagnia. Se avete con voi dei bambini, poi, come nel mio caso, nessuno baderà al fatto che passeggiate con un palloncino in mano; qualora foste tutti adulti, invece, potrebbe in effetti risultare più imbarazzante ma fa niente: spiegate che è per la vostra sopravvivenza.
Le strade del Centro sono disseminate di venditori di palloncini, i quali però si sono approvvigionati tutti dallo stesso fornitore cinese: rivendono infatti tutti i medesimi personaggi, quindi un palloncinatore vale l'altro. Io e mia moglie abbiamo acquistato un palloncino pro capite (lei a forma di finta Elsa di Frozen e io di Masha e Orso), persuasi dal convenientissimo sconto famiglia: 1 palloncino 5 €, 2 palloncini 10 €.

3. COMPRATE ALMENO UN GADGET
Magic Lemon Spray!
Tra le bancarelle di Sant'Oronzo la fanno da padroni, oltre alle tradizionali cupete, nuceddhre, caramelle gommose, torroni, terroni e quant'altro, gli OGGETTONI AVVENIRISTICI. Gli OGGETTONI AVVENIRISTICI (lo scrivo in maiuscolo per dare la giusta enfasi) sono aggeggi di dubbia utilità che nel corso dell'anno non vi sognereste mai di comprare ma che a Santu Ronzu diventano occasioni imperdibili. In tale categoria è possibile, ad esempio, annoverare "Arturo, lo spremino del futuro" (si chiama davvero così), che ti permette di spremere un limone senza neanche averlo aperto; sempre per i fans degli agrumi, è assolutamente da non perdere "Magic Lemon Spray", una sorta di nebulizzatore di succo di limone, da applicare credo sotto le ascelle o da qualche altra parte, in caso di dissenteria. Proseguiamo la carrellata di oggettoni con "Il tappeto magico", un portentoso zerbino da pianerottolo che assorbe, prima che tu valichi la soglia di casa, tutto quello che hai sotto le scarpe, anche se hai saltato per ore nelle pozzanghere di fango come Peppa Pig. La lista sarebbe sterminata ma citiamo, anche solo per la bellezza del nome, "Tritino super" e i numerosissimi e praticissimi intagliatori di ananas, la cui dimostrazione "live" del venditore ti invoglia all'acquisto, nonostante di solito l'ananas ti faccia letteralmente andare di corpo.

Bene, ora sapete praticamente tutto: Happy Santu Ronzu e che la cupeta sia con voi!