martedì 23 dicembre 2014

Ischia-Lecce 2-1: le Pagelle Mazzare

In uno stadio degno della "Lega Pro-fughi", e contro un avversario temibile come l'Orso Yoghi in letargo, il Lecce inanella il terzo risultato inutile consecutivo e comincia a porsi seriamente delle domande, tipo "Ma dobbiamo proprio farci rivedere al Via del Mare?" o "Come si chiama la serie che viene dopo la Lega Pro?"
Ne risentono in primis le nostre Pagelle che, vista la situazione, sono più Mazzare del solito:

CAGLIONIvoto 5,5: continua a prendere goal nonostante sia colpevole come Harrison Ford ne "Il Fuggitivo". I compagni gli vogliono così bene che per non farlo stancare iniziano a parare a casaccio con le mani i tiri avversari, dimenticando che RIGORE E' QUANDO ARBITRO ISCHIA

DONIDAvoto 5: l'assenza di Mannini è pesante come una parmigiana cucinata da una massaia di Giurdignano; lui cerca di sopperire con grande corsa e impegno, ma alla fine azzecca i cross come Fabrizio Ravanelli i congiuntivi: RIMANDATO A SETTEMBRE

ABRUZZESEvoto 6: cerca in tutti i modi di contrastare il clima di generosità e scambio di doni natalizi avviato dai compagni, senza troppo successo. GRINCH!

MARTINEZvoto 6: si commuove vedendo l'abnegazione di Abruzzese nel provare a tenere in piedi la difesa e gli dedica la canzone: "Tu, tu che sei diverso, almeno tu...ma abbiamo perso". MIA MARTINEZ!

LOPEZvoto 4: ha deciso di alzare il gomito prima delle feste e, per di più, in area di rigore. A parte questo, sulla fascia sinistra dà lo stesso apporto di un vecchietto che osserva un cantiere dall'esterno: BABY-PENSIONATO!

SACILOTTOvoto 6: a inizio gara si dimentica di essere di rientro da un lungo infortunio e sforna subito l'assist per goal. Subito dopo però se ne ricorda. CONVALESCENTE

FILIPE GOMESvoto 4: in questa gara si rende utile come un asciugacapelli nel Deserto del Sahara. Gli unici cross decenti visti in campo sono stati quelli del preparatore dei portieri nel riscaldamento. FILIPENDIO!

PAPINIvoto 5: anche Romeo, er mejo der Colosseo, contribuisce a mantenere la media punti delle ultime due gare rendendosi utile come Mauro Repetto negli 883. Spesso fuori posizione: NORD-SUD-OVEST-EST!

BOGLIACINOvoto 6,5: segna quando ancora alcuni compagni stavano scendendo dall'aliscafo; con il suo piede sinistro quest'anno a casa ha anche appeso i festoni sull'albero e modellato i pupi del Presepe in cartapesta. BOGLIA-CHINO RECOBA!

DELLA ROCCA, voto 4,5: chiamato a sostituire Moscardelli, là davanti è incisivo come un discorso di Cuperlo all'Assemblea del PD. Fa quasi rimpiangere el Tanque Osorio: SBADIGLIO

MICCOLIvoto 5,5: dà il LA all'azione del primo goal ma poi è più che altro SOL contro la difesa avversaria. Voleva vincere la Scarpa d'oro 2014, nelle feste si candida a diventare Scarpetta d'oro 2014, grazie al sugo di sua nonna. MANGIAMU PE' DIMENTICARE

Allenatore LERDAvoto 4,5: visti i precedenti stagionali nella regione di Nino D'Angelo, si sperava tornasse alla vittoria contro un Ischia modesto ma, alla fine, molesto. E adesso a Ischiare è la sua panchina: SOPRA LA PANCA IN CAMPANIA NON CAMPA?

lunedì 15 dicembre 2014

Lecce-Martina Franca 0-1: le Pagelle Mazzare

In un match appassionante come il “Programma Lana” della mia lavatrice, i nostri eroi non sono riusciti a farla franca, ma è stato il Martina Franca a farsi i nostri eroi. Un goal di Carretta, che vince la sfida tra veicoli con Carrozza, sancisce la seconda sconfitta consecutiva del Lecce e la decisione del pubblico del “Via del Mare” di emulare l’arbitro e fischiare a fine partita.
Ma eccovi, attese come una pro-zia di quinto grado il giorno di Natale, le “Pagelle Mazzare” dei giallorossi:

CAGLIONI, voto 5,5: memore dei suoi trascorsi bergamaschi, pensava che Martina e Franca fossero due bergafemmine, e per questo è sceso in campo tutto ‘mprufumato. Rimane deluso quando si trova davanti 11 uomini (tra l’altro bruttini). DUE DI PICCHE!

MANNINI, voto 5: fino a qualche settimana fa macinava chilometri come la Torrefazione Quarta il caffè: ora il suo rendimento è calato, insieme alle temperature. CAFFE’ IN GHIACCIO!

MARTINEZ-ABRUZZESE, voto 5: il pacchetto difensivo si fa scartare in anticipo rispetto al Natale. Lerda li ha urlato dalla panchina “Tirate la carretta!” ma loro hanno capito “Fate tirare Carretta!”. MISUNDERSTANDING!

LOPEZ, voto 5,5: nonostante si impegni come un pittularo a San Martino, finisce nel tritacarne insieme a tutta la difesa. LOPEZ-ZETTU TE CAVADDHRU!

SALVI, voto 5: sul goal del Martina, il mister urla “Si salvi chi può!”, ma persino lui, nonostante il cognome, non può. DI NOME MA NON DI FATTO!

BOGLIACINO, voto 6: il suo piede è sinistro nel senso che mette paura agli avversari, ma il portierino avversario Bleve supera il provino per tornare a Lecce nei prossimi anni. Non si arrende fino all’ultimo. BOGLIA CHI MOLLA!

PAPINI, voto 5: convinto che Martina Franca sia una massaia tarantina, si presenta anche stavolta a stomaco vuoto, pronto per spazzolarsi un cenone. Sopperisce alla delusione divorandosi un goal nel secondo tempo. Jean Pierre PAPIN!

CARROZZA, voto 5: quando viene tamponato dal connazionale gallipolino Carretta, fa simpaticamente menzione dei suoi avi defunti: questo sarà uno dei pochi exploit del suo match. RIMOZIONE "COATTA"!

MOSCARDELLI, voto 5,5: ogni volta che gli arriva la palla, il pubblico del “Via del Mare” gli grida “SPUNDAAA!” e lui quindi fa sempre sponda anziché tirare. PROBLEMI DI LINGUA!

DOUMBIA, voto 5: gira a vuoto come un leccese mandato dalla moglie in Centro a fare i regali di Natale ai nipotini. SPAESATO!

MICCOLI, voto 6: cerca di confondere la difesa avversaria almeno quanto fa con i giornalisti durante le conferenze stampa. Fa però capire che serve a questa squadra come un Cicero alla Tria. LERDA MINTILU!


Allenatore LERDA, voto 4,5: urge qualche accorgimento tattico, perché difesa e centrocampo al momento vengono bucate come un formaggio olandese. LEERDAMMER!

mercoledì 10 dicembre 2014

Lu Quizzi te Lecce: sfida Dani Rugge!

Carlo Conti dopo aver smarrito un po’ di abbronzatura
Buon successo per "Lu Quizzi te Lecce" (l'affluenza è stata finora sicuramente più alta che alle Regionali in Calabria): 30 giocatori complessivi, oltre 70 partite giocate e una tonna sola al comando: Dani Rugge! Avete un'altra settimana per superarla (decreteremo il vincitore il 16) e dimostrarvi cchiu leccesi de tutti!
Scioca e invita i tuoi amici a giocareQuizzi te Lecce

martedì 9 dicembre 2014

Lu Megghiu US Lecce Ever

Hai mai immaginato di poter schierare insieme tutti i migliori giocatori della storia dell’US Lecce (che non sta, come credevo da piccolo, per “United States of Lecce”) e sognato di vederli lottare per lo Scudetto? Suppongo di sì (se sono solo io che penso ste cose, ditemelo). Se questa supposta è esatta, vi diamo qui la possibilità di concretizzarla: vota, entro il 31 maggio, i migliori giallorossi di sempre e, se partecipiamo tanti, e riusciamo a coinvolgere l’US Lecce, speriamo di organizzare uno storico match al “Via del Mare”, per sensibilizzare all'iniziativa #SaveLecce promossa da "Passione Lecce" e PianetaLecce.it, con i più votati: “US Lecce 2014/15” vs “Lu Megghiu US Lecce Ever”. Vota e fai votare, e divertitibu!

(abbiamo scelto un 4-3-3 zemaniano…qualcuno dovrà necessariamente adattare la posizione ma, tranquilli, nessuno dovrà trainare sacchi di sabbia in allenamento)




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Lu Quizzi te Lecce

Foggia-Lecce 2-0: le Pagelle Mazzare

Foggia-Lecce, il Derby delle Puglie (n.d.r. che poi non ho mai capito secondo quale teoria esisterebbe più di una Puglia), è cominciato con una grave mancanza di fair-play da parte dei padroni di casa: se il Lecce infatti ha sfoggiato una divisa bianca, il Foggia avrebbe dovuto slecciare la sua maglia rossonera ma così non è stato: da questo è scaturito parecchio nervosismo in campo e qualche fitto (e fritto) lancio di pittule al cavolfiore tra le tifoserie. 
Eccovi, dunque, le Pagelle Mazzare dei giallorossi per tale nefasta trasferta:

CAGLIONI, voto 5: periodo sfortunato per il portierone, che si vede segnare 2 goal in 30 secondi da Sarno, che a 11 anni veniva chiamato "Piccolo Maradona" ma che in realtà non aveva fatto un tubo in carriera fino al 90' di questa partita. DI-SARN-ANTE

MANNINI, voto 5,5: il nostro fluidificante destro stavolta preferisce fluidificare poco, non sapendo di preciso cosa voglia dire. PRUDENTE!

MARTINEZ, voto 6: per tutta la partita tiene su la baracca come il terzo dei 3 porcellini: al novantesimo, non vedendo la lavagnetta luminosa del recupero, corre a bordo campo a commentare su Sky lo scialbo 0-0 finale; nel frattempo i compagni prendono due goal. MIOPE!

ABRUZZESE, voto 5,5: Lerda gli dice di non mollare mai Iemmello e lui lo accompagna fino al box doccia negli spogliatoi dello "Zaccheria". Nel finale però tutta la difesa fa acqua come un piatto di rape 'nfucate e ne patisce anche lui. ARRAPATO!

DONIDA, voto 6 di consolazione: i compagni avevano capito fosse Donadel e quindi non gli passano mai la palla. Lui non si abbatte e fornisce una buona prova a FIFA 2015, tra il primo e il secondo tempo. EQUIVOCO!

SALVI, voto 5: questa volta non incide, se non un pezzo alla chitarra in pullman nel viaggio di ritorno. SALVIN ROCK 'N ROLL! 

FILIPE GOMES, voto 5: Mister Lerda lo mette al centro campo chiedendogli le solite magie ma stavolta non gli vengono: MAGO DO NASCIMIENTO!

PAPINI, voto 5,5: convinto che "il Tavoliere delle Puglie" fosse una trattoria tipica, si presenta a stomaco vuoto pronto per sfondarsi di Pancotto e caciocavallo. Scopre suo malgrado che l'unica cosa da mordere sono le caviglie degli avversari e per questo decide di mangiarsi un goal nel secondo tempo. VORACE!

CARROZZA, voto 6,5: solo in questa partita ha corso quanto Bobo Vieri in tutta la carriera, il quale però in compenso ha bevuto molti più mojito di lui. I suoi assist vengono sprecati come un piatto di turcinieddhri servito a un vegano. INCOMPRESO!

MOSCARDELLI, voto 5,5: dopo i 150 goal in carriera, questa sera festeggia le 150 traverse spaccate da professionista. Nel primo tempo tira 308 volte ma trova sempre il portiere avversario Narciso a difendere lo specchio della porta (Narciso che difende lo specchio è azzeccatissimo). MO'SCA-SSO TUTTO!

DOUMBIA, voto 5,5: gli dicono che stavolta si gioca in Puglia e allora decide di non prendere il pullman ma raggiungere Foggia facendo corsetta a ginocchia alte. Quando scopre che sono più di 300 km è ormai troppo tardi. SPOMPATO!

All. LERDA, voto 5,5: prepara bene la partita ma paga le pesanti assenze di Walter Lopez sulla fascia sinistra e di Jennifer Lopez sugli spalti, nonché la statistica per cui il Lecce non segna allo "Zaccheria" da prima dell'Unità d'Italia. FUGGI DA FOGGIA!

Lecce-Melfi: le Pagelle Mazzare

Il Lecce vola a meno uno dalla vetta vincendo contro il Melfi, avversario che non riusciva a battere da 58 anni (cioè dall'ultimo Lecce-Melfi giocato).
In un "Via del Mare" più desolante del solito (in Tribuna Est ci saranno state 80 persone che, tra l'altro, seguivano alla radiolina la finale di "Tu si que vales"), i nostri ragazzi si sono tuttavia esaltati, rispedendo gli avversari in Basilicata con 4 pappine sul groppone (n.d.r. per chi non lo sapesse, la Basilicata è la regione rosa nella cartina politica che avevate appesa in classe alle Scuole Medie). 
Ed eccovi servite, per la gioia di grandi e Piccinini, le "Pagelle Mazzare" dei giallorossi: 
CAGLIONI, voto 6: stavolta non è riuscito a finire il classico Sudoku con cui si intrattiene durante le partite casalinghe: gli è toccato mollare carta e penna a un raccattapalle per fronteggiare gli attacchi avversari, soprattutto a inizio match. SUDO-RE! 
MANNINI, voto 7: è il giocatore più temuto dalle difese ma soprattutto dai giardinieri di Lega Pro, perché dopo ogni sua partita vanno rizollate le fasce del campo. Appena finisce la partita si toglie il mantello e torna a condurre una vita normale. SUPERMAN(NINI)!
MARTINEZ, voto 6: a inizio partita è a suo agio come un altoatesino finito per sbaglio in Burkina Faso. Poi, più trascorrono i minuti e più migliora il suo rendimento, tanto che decide di continuare a giocare da solo fino alle 23. STRAORDINARI NON PAGATI!
ABRUZZESE, voto 7,5: dopo aver visto un documentario sui castori a Super Quark, decide di costruire una diga davanti all'area di rigore; come se non bastasse, segna ormai un goal a partita: sicuri che sia Abruzzese e non Abbruscato? ELVIS (THE PELVIS IN THE MELFIS)!
LOPEZ, voto 6,5: alterato perché un tifoso prima del match gli ha chiesto: "Schelotto, mi fai un autografo?", riversa in campo la giusta rabbia agonistica. ATTENTI AL LOPEZ!
SALVI, voto 6,5: mezzo voto in meno perché arriva in ritardo al "Via del Mare", causa aperitivo in via Trinchese. Se ne vedono comunque gli effetti, perché in campo Spritz energia da tutti i pori. A PERO'(L)!
PAPINI, voto 6,5: dopo un diverbio con Mister Lerda, che lo schiera proprio stasera che fanno "Ballando con le stelle", el Papu si riscatta realizzando il goal del pareggio quando ancora i compagni si stanno disperando per il vantaggio del Melfi e per il secondo goal del Catanzaro di due settimane fa. Dopo il goal corre a ringraziare il Mister: GRAZIE MILLY (CARLUCCI)! 
LEPORE, voto 6,5: non si capisce perché abbiamo lasciato 'stu vagnune nesciu a farsi di risotto per anni a Varese. Sul terzo goal triangola con Moscardelli meglio di Pitagora e, più in generale, fa decollare tutte le azioni d'attacco: AEROPORTO LECCE-LEPORE!
BOGLIACINO, voto 7: considerando che utilizza il piede sinistro anche per messaggiare sullo smartphone, non c'è da stupirsi del gran tiro con cui fissa il risultato sul 4-1. Rovina però la serata a Sant'Oronzo che, come al solito, aveva scommesso sui 3 goal del Lecce. GUASTAFESTE!
CARROZZA, voto 7: appartenente al ramo gallipolino di una famiglia di maratoneti del Kenya, fa fare scorte di acido lattico per l'inverno a tutta la difesa del Melfi. Più che Carrozza, AUTOTRENO!
MOSCARDELLI, voto 8: fa reparto da solo come un infermiere di turno la notte al "Vito Fazzi"; ormai idolo assoluto della Nord, segna il centocinquantesimo goal da professionista, con tanto di dedica ai figli: BARBA-PAPA'!
DELLA ROCCA, voto 5: entrato nel finale dopo solita staffetta Mazzola-Rivera con Moscardelli, gli parte un rigore come quello di Gaucho Toffoli in un dimenticabile Lecce-Foggia del '93. Cercherà riscatto proprio contro i foggiani nel prossimo turno. FORZA BEDDHRAZZU!
DOUMBIA, voto 6: non nel suo periodo di forma migliore, dimostra comunque di aver smaltito la grigliata coi compagni di mercoledì scorso, correndo per il campo come un trottolino. DUDU'-DADADA'!
All. LERDA, voto 7 fisso: se continua così, non solo mangerà il panettone a Natale ma anche la cupeta a Santu Ronzu per tanti anni. Ora però attenzione a non abbassare la guardia: sempre in ALL'ERDA!

Lelettrauto
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martedì 25 novembre 2014

Benevento-Lecce 1-2: Le Pagelle Mazzare


E' un Lecce rin-vigorito, quello che esce dallo stadio "Vigorito" di Benevento, che è una sorta di plagio mal riuscito del "Via del Mare" (il che è tutto dire). Grazie probabilmente a tale inquietante analogia ambientale (mancavano giusto l'omino che grida "Passatiempiii" e lo striscione "Beneventu, lu sule, la mare, lu jentu"), i ragazzi di Lerda si sono sentiti a casa e sono partiti con il piede sull'acceleratore ed il braccio fuori dal finestrino, chiudendo il match prima ancora che il portiere avversario avesse il tempo di digerire la pastiera fagocitata a pranzo.
Ma ecco, nel dettaglio, come si sono comportati i nostri ragazzi dopo l'esecuzione dei rispettivi inni di Gigi D'Alessio e Bruno Petrachi:
CAGLIONI, voto 6 di stima: due tiri in porta ricevuti ed un goal sul groppone rendono contenta solo sua madre, che questa settimana non dovrà mettere i guantoni in lavatrice. Per fortuna non è arrivato il pareggio: dal goal di Padella saremmo passati alla brace. SPETTATORE NON PAGANTE!
MANNINI, voto 7: terzino tuttofare (tanto che, a quanto pare, nel viaggio di ritorno ha anche guidato il pullman, cantato "Azzurro" alla chitarra classica e scaldato i Camogli all'Autogrill), Mannini ha raggiunto i 15.000 km in campionato, il che lo costringerà a saltare la prossima partita per fare il tagliando. Olio, acqua e batteria comunque sembrano a posto. SHELL V-POWER!
MARTINEZ, voto 6,5: anche se è detto "Tuma", eccelle nello "stutare" le iniziative avversarie sul nascere. Gli attaccanti del Benevento gli stanno alla larga, complici anche le 4 tortillas ai fagioli assunte durante il riscaldamento. SCOPPIETTANTE!
ABBRUZZESE, voto 7,5: dopo il goal del momentaneo 0-2 esulta come un matto perché si era schierato al fantacalcio. Si aggiudica il premio di miglior in campo, che consiste in una statuetta a forma di Mastella, idolo locale. POMERIGGIO TRIONFALE!
LOPEZ, voto 6: non vuole sfigurare nel giorno del compleanno del suo mito uruguagio Giacomazzi. Buona prova nel complesso, riscontra qualche problema solo nei colpi di testa, a causa dell'olio motore scadente con cui si è pettinato. VALORE AGGI-UNTO!
SALVI, voto 7,5: fa impazzire di gioia i Salvini (i suoi piccoli fans leghisti) con un tiro che il portiere Pane non riuscirebbe a vedere neanche con la moviola in campo. Oltre al golazo, fa l'interditore, imposta e si inserisce, tanto che anziché Salvi sembra Xavi. CATALANO!
FILIPE GOMES, voto 6,5: il bello del centrocampo, conferma ancora una volta che anche i suoi piedi sono affascinanti. Imposta l'azione e detta i tempi come il terzo dei fratelli Abbagnale. Peccato per il cartellino rosso ricevuto per un paio di entrate alla John Cena nel giro della stessa azione. Comunque IN-GOMES-URABILE!
PAPINI, voto 6,5: Romeo, er mejo der Colosseo, si dimostra come al solito duttile come il Bimby di mia suocera. Quantità, qualità e, come si dice in questi casi, "gli manca solo il goal". INAMOVIBILE!
DOUMBIA, voto 6: meno incisivo del solito, forse perché di solito fa sfracelli in modo illegale delle difese avversarie, nel secondo tempo è anche costretto in copertura. Si consolerà con i biscotti della mamma di Moscardelli in pullman. HA DA PASSA' 'A NUTTATA!
MOSCARDELLI, voto 6,5: al centro dell'attacco fa sponde con la stessa frequenza di uno scafista di Durazzo a inizi anni '90. A dispetto delle sue abitudini, fa "la barba" alla traversa in occasione del secondo goal. FORREST GUMP!
CARROZZA, voto 7: si sacrifica per la squadra, nel senso che si è presentato in campo nonostante oggi a Gallipoli sua nonna festeggiava le 500 taieddhre in carriera. Solidarizza molto con gli avversari Pane e Padella, con i quali compone una mozzarella in Carrozza. AFFAMATO!
DELLA ROCCA, voto 6,5: entra nel finale per fare il lavoro sporco, manco fosse un camioncino dell'AXA. Con i suoi tiri riesce comunque a sfiorare un paio di goal e diversi spettatori. TANKER!
All. LERDA, voto 7: dopo il successo all'Arecanà di Salerno, un'altra vittoria da queste parti. Come direbbe Toto Cutugno: VOGLIO ANDARE A VIVERE IN CAMPANIA!
( potete leggere le nostre pagelle mazzare anche su www.sololecce.it )

Pagelle Mazzare: Virtus Salentina-Merine (Terza Categoria)


Domenica mattina all’Antistadio Arena di Lecce, davanti a 46 spettatori ed un pastore tedesco, la Virtus Salentina batte il Merine e resta a punteggio pieno nel proprio girone di Terza Categoria. Il risultato di 2-1 è maturato grazie alla doppietta dell’incontenibile Marra, che scuoia la difesa avversaria ricavandone preziose scorte di lana Merines e punti per l’inverno.
Riportiamo i bambini negli stadi, anzi negli Antistadi
Pilastri della squadra gialloblù e artefici del successo sono stati, tra gli altri:
- L’estremo difensore, il cui urlo “MIAAAAAAA” è riecheggiato in tutta la 167, ricordando il “WILMAAAAA” di Fred Flintstone. CAVERNICOLO!

- Il terzino-destro/all’occorrenza-difensore-centrale/all’occorrenza-tutto, Marco De Leo che applica la marcatura “a purpu” per annullare gli attaccanti avversari. Il centravanti del Merine se l’è ritrovato anche nel bagagliaio della macchina a fine partita. ‘NCUDDHRATU!

- Il terzino sinistro Andrea Colonna, di cognome e di fatto, star del web grazie alle sue punizioni a foglia morta e dotato di dribbling capace di saltare anche le più impervie buche dei peggiori campi di Terza Categoria. PERNAM-BUCA-NO!

- Lu MARRA, bomber di razza, realizza goal di pregevole fattura e fa venire giù l’Antistadio, compreso un guardalinee impazzito che si è tuffato sul drappello di giocatori virtussini esultanti, sventolando la bandierina in dotazione. Trascina la squadra al successo, sentiremo parlare di lui (di Marra, non del guardalinee): MARRADONA!
Da segnalare, infine, l’arrivo in ritardo di 60 minuti dell’arbitro che pare si sia giustificato dicendo: “Vengo da Giurdignano: ho un’ora di fuso orario”.
Forza Virtus e alla prossima!

I "Terrifici" 7: la "Top 7" dei bidoni dell'US Lecce


7. ANDRE’ GUMPRECHT (1993-1995, 16 presenze, 0 goal): arrivato giovanissimo dal Bayer Leverkusen (dove in realtà lavorava come tester di aspirine), fu acquistato dalla dirigenza solo perché biondo e tedesco come Rudi Voeller. Anziché Rudi, però, fu presto ribattezzato come “Wudy”, dato che in campo possedeva la stessa leggiadria di un wurstel fritto. INSACCATO!

6. MICHAEL HATZ (1997/98, 2 presenze, 0 goal): già alla quarta di campionato (Lecce-Inter), il pubblico del “Via del Mare” lo osannava con il lusinghiero coro “Oooh, noi c’abbiamo Hatz, capu te ‘stu cazz’!”, tanto che dopo sole 2 presenze, tornò Rapid a Vienna. Un profetico Nenad Sakic aveva affermato il giorno del suo acquisto: <<Di Hatz so poco: ma è un nazionale, non avrà difficoltà a integrarsi>>…AZZ!

5. DEJAN GOVEDARICA (1997/98, 21 presenze, 1 goal): sempre nello stesso strepitoso anno di Cesarone Prandelli (al quale consigliamo, visti gli attuali risultati col Galatasaray, di smetterla col giallorosso), Govedarica spiccava per la sua formidabile lentezza ed il suo larvale pallore, che gli valsero il soprannome di “Cadaverica”. Segnò un goal casuale contro Massimo Taibi (il quale è da quel momento, e tuttora, in analisi), che regalò al Lecce una storica vittoria a San Siro contro il Milan ma non evitò, comunque, la retrocessione matematica già prima della sosta invernale. Il buon Dejan ebbe tra l’altro problemi con la lingua italiana, ma Pantaleo Corvino, al suo arrivo, ebbe finalmente qualcosa in serbo per lui: mandarlo a casa. BRADIPO MORENTE!

4. JORGE CASANOVA (2000-2002, 2 presenze, 0 goal): arrivato dall’Uruguay con l’offerta prendi 2 paghi 1 insieme al biondo funambolo Diego Mateo, Casanova raccolse 2 presenze in 2 campionati (straordinaria media di UNA presenza a stagione!) e tantissime margherite dal bordo campo del “Via del Mare”. A dispetto del cognome, non riscosse successo nemmeno tra le donne leccesi: TORNA A CASA-NOVA!

3. DANIELE SALVATORE ERNEST “DANNY” DI CHIO (1997/98, 10 presenze, 2 goal): figlio di un macellaio di Santa Margherita di Savoia, Di Chio fu un calciatore inspiegabilmente inglese (se è per questo, fu anche inspiegabilmente calciatore). Nonostante la stazza bovina ed il goal all’esordio contro il Brescia, Di Chio era soprannominato “Danny” perché veniva mandato in campo con la raccomandazione: “Uei! Nu’ fa’ danny!”. PER COLPA DI CHI(O)?!

2. KWAME AYEW (1993-1995, 34 presenze, 5 goal): fratello scarso del 3 volte pallone d’oro africano Abedì Pelè, Kwame Ayew è stato uno dei principali protagonisti della straordinaria cavalcata dalla A alla C in soli 2 anni del Lecce del presidente Bizzarro. I cori degli ultrà della Curva Nord a lui dedicati passarano da “Ayew, ci sei solo tu” ad “Ayew, non ci servi più”. AYEW-TATELO!


1. LUIS CARLOS TOFFOLI, detto il “GAUCHO” (1993/94, 5 presenze, 0 goal): arrivato a Lecce come l’uomo dei 400 goal in carriera (contando probabilmente anche quelli al parchetto con suo figlio Toffolinho), il Gaucho rimase alla storia per aver calciato in un appassionante Lecce-Foggia il rigore più loffio di tutti i tempi, tanto che permise al portiere Mancini di tuffarsi, rialzarsi, rispondere alla moglie al cellulare, fare una giravolta, farla un’altra volta e bloccare il tiro a due mani (guarda il video). SCIAGURA!

Li Megghiu Leccesi Ever F.C.

Un buongiorno a voi e un buongiorno agli amici di "Guida al Campionato" (ho sempre sognato dirlo)!

Scendono oggi in campo "Li Megghiu Leccesi Ever", singolare compagine assemblata con soli "Leccesi DOP", come le carni equine di Mimmi, il mio macellaio di fiducia.

Con un arrembante 4-3-3 di zemaniana memoria, il CT Conte (che sta per "Capelli 'Ttaccati-Conte) schiera quest'oggi:



PortiereMarco BLEVE: a causa delle bizzarre regole non scritte applicate nei campetti di calcio leccesi (es.: “Vagnuni, sciucamu a portieri volanti!”), sulle quali urgono chiarimenti da parte dell’UEFA, sono decenni che non si trova un portiere decente a Lecce, se non in qualche condominio di Piazza Mazzini. Convocato quindi d’urgenza il giovane sancesariano Marco Bleve, che tanto bene sta facendo nel Martina Franca in Lega Pro-fugo. SCOMMESSA!

Terzino destroGigi GARZYA: altro orgoglio di Santu Cesariu è Gigi AMLETO Garzya che, forte del suo nome shakespeariano, formulò in un’intervista l’immortale affermazione: “Sono completamente d’accordo a metà col mister”. Dotato di piedi lievemente più affidabili della sua grammatica, ha avuto una discreta carriera con trascorsi anche nella Roma: GAR(AN)ZYA!

Difensore centrale - Marco MATERAZZI: nato nellu Salentu per caso (nel senso che il padre Beppe lo procreò nel periodo in cui militava nel Lecce), Materazzi di leccese ha ben poco, se non i cartellini gialli e rossi collezionati in carriera. Ha sfoderato lo squinzanese stretto solo per insultare Zidane a Germania 2006. MACELLAIO!

Difensore centrale - Sergio BRIO: difensore, invece, corretto come il Caffè Borghetti e di grande rendimento, Sergio Brio vinse 4 Scudetti e il 50% delle Coppe Campioni della Juve (cioè una). Disponibile anche in formato Brio blu. EFFERVESCENTE!

Terzino sinistroPasquale BRUNO: per completare l’arcigna difesa, che ricorda per aggressività una tribù di Nazgul, non poteva che esserci Pasquale Bruno, meglio noto come “‘O Animale”. Difensore rude ed indimenticato soprattutto dai tifosi del Torino e dai malleoli di Baggio e Van Basten. SERIAL KILLER!

Ala destra - Franco CAUSIO: straordinaria ala destra, era soprannominato “il Barone”, probabilmente per come imbrogliò durante il famoso scopone scientifico giocato in aereo con Pertini, Bearzot e Zoff dopo il Mundial ‘82. In una recente intervista a Barbara D’Urso ha anche confessato che i suoi celebri baffi sono in realtà finti. FUTTICUMPAGNU!

Centrocampista centrale - Antonio CONTE: molto amato in città, come testimonia l’immagine a destra, dopo gli esordi leccesi, si è trapiantato a Torino (in tutti i sensi), dove ha raccolto grandi successi come giocatore, allenatore ed operaio specializzato nella catena di montaggio della Fiat Idea. Anche nel periodo in cui perdeva i capelli, non ha mai smarrito la cadenzaah salenthiinaah: AGGHIAGGIANDEAH!

Ala sinistra - Checco MORIERO: dopo il Barone e il Conte mancherebbe giusto Salvatore Nobile per avere un centrocampo 100% sangue blu; inseriamo invece lu Checcu Morieru nesciu, riccia e funambolica ala destra (qui adattata a sinistra, un po’ come Matteo Renzi) di Lecce, Cagliari, Roma e Inter, che dribblava avversari con la stessa straordinaria frequenza con cui oggi viene esonerato. TORNA A SCIUCARE CA E' MEGGHIU!

Esterno offensivo destro - Fabrizio MICCOLI: il Romario del Salento, così soprannominato per la sua passione per il tonno Rio Mare, non ha avuto la carriera che avrebbe meritato, probabilmente a causa del suo vizio di depilarsi le sopracciglia a strisce. Luciano Moggi provò a chiudere il suo estetista negli spogliatoi, ma non ci fu niente da fare. TAMARRO!

Centravanti - Graziano PELLE': schiacciato dal peso dell’eterno dibattito “Maradona è meglio di Pellè?”, non è riuscito ad emergere del tutto fino a circa due mesi fa: ora, a 29 anni suonati, spadroneggia in Premier League neanche fosse Alan Shearer. Stella nascente del calcio italiano, brilla anche grazie alla copiosa quantità di gelatina nei capelli. ASTRO DEL GEL!

Esterno offensivo sinistro - Totò DE VITIS: ottimo attaccante finito tuttavia nel dimenticatoio, tanto che anche sua madre, al telefono, fatica a riconoscerlo. E’ andato via da Lecce per la difficoltà dei suoi concittadini di pronunciare correttamente i cognomi che finiscono per consonante. DE VITISSI!

7 cose da sapere prima di festeggiare San Martino


#7.Prima cu ‘ncigni cu bii, tocca te faci la spugna” è una delle poche nozioni che ho imparato in 5 anni di Scuole Medie Superiori. Mangia indi qualcosa prima di spundarti di mieru (ammesso che sia proprio il caso di farlo), in modo che il cibo “assorba” parte dell’alcool ingerito e non possa tu, pertanto, cominciare a ridere senza motivo già alle 21:15.

#6. Se sei capace, piazzati alla brace a ‘rrustere: presidiando la fonte, sarai certo di ingerire un numero di satizze superiore a qualsiasi altro commensale presente.
Se dimostri di avere talento, poi, puoi sfondare (oltre che sfondarti) nel mondo delle grigliate: un mio amico, per esempio, è stato da poco nominato "Premio Nobel per la brace".

#5. Per l'accensione del fuoco per la cottura delle bestie si consiglia di utilizzare materiale secco, come legname o pigne. In aggiunta, con molta nonchalance, è possibile buttare tra le fiamme oggetti di cui ci si vuole liberare; io, ad esempio, l'anno scorso ci ho ficcato dentro delle bambole di mia figlia: praticamente ho fatto un Barbie-cue.

No San Martino No party
#4. Se vuoi provarci con qualcuno/a potresti sfoderare battutone ad effetto, tipo “Stasera vieni a fare un santo da me?” oppure “Che ne dici, ci ab-braciamo?!L'effetto, tuttavia, dipende dalla lucidità dell’interlocutore.

#3. E’ la festa di "San Martino" non di "San Martini". Bevi vino novello e non altri alcolici o super-alcolici (ah, e soprattutto, a San Martino non bere San Crispino!). 

#2. Se bevi troppo, fai twittare un amico. Twitta responsabilmente.

#1. Quando qualcuno urla “Cicileu!” tu esclama “IEU!” senza farti troppe domande. Dopo ridi convinto. A quel punto sarà davvero San Martino.