martedì 22 dicembre 2015

Oscar te Lecce 2015


10 categorie differenti, che spaziano dal lessico, alla cultura, alla cucina, alla musica, ma che hanno una cosa in comune (non nel senso che hanno qualcosa nella stanza di Paolo Perrone): l'essere "te Lecce"! Vota entro il 31 dicembre e diffondi: più siamo a votare, più ni squariamu! Tutto si concluderà con la pubblicazione dei risultati e la premiazione durante la "Notte degli Oscar te Lecce". Enjoy (diertitìbu)!

martedì 10 novembre 2015

7 cose da sapere prima di festeggiare San Martino


#7.Prima cu ‘ncigni cu bii, tocca te faci la spugna” è una delle poche nozioni che ho imparato in 5 anni di Scuole Medie Superiori. Mangia indi qualcosa prima di spundarti di mieru (ammesso che sia proprio il caso di farlo), in modo che il cibo “assorba” parte dell’alcool ingerito e non possa tu, pertanto, cominciare a ridere senza motivo già alle 21:15.

#6. Se sei capace, piazzati alla brace a ‘rrustere: presidiando la fonte, sarai certo di ingerire un numero di satizze superiore a qualsiasi altro commensale presente.
Se dimostri di avere talento, poi, puoi sfondare (oltre che sfondarti) nel mondo delle grigliate: un mio amico, per esempio, è stato da poco nominato "Premio Nobel per la brace".

#5. Per l'accensione del fuoco per la cottura delle bestie si consiglia di utilizzare materiale secco, come legname o pigne. In aggiunta, con molta nonchalance, è possibile buttare tra le fiamme oggetti di cui ci si vuole liberare; io, ad esempio, l'anno scorso ci ho ficcato dentro delle bambole di mia figlia: praticamente ho fatto un Barbie-cue.



No San Martino No party


#4. Se vuoi provarci con qualcuno/a potresti sfoderare battutone ad effetto, tipo “Stasera vieni a fare un santo da me?” oppure “Che ne dici, ci ab-braciamo?!L'effetto, tuttavia, dipende dalla lucidità dell’interlocutore.

#3. E’ la festa di "San Martino" non di "San Martini". Bevi vino novello e non altri alcolici o super-alcolici (ah, e soprattutto, a San Martino non bere San Crispino!). 

#2. Se bevi troppo, fai twittare un amico. Twitta responsabilmente.

#1. Quando qualcuno urla “Cicileu!” tu esclama “IEU!” senza farti troppe domande. Dopo ridi convinto. A quel punto sarà davvero San Martino.

lunedì 21 settembre 2015

Lecce-Casertana 1-1: le Pagelle Mazzare

L'eloquentissimo tabellone del "Via del Mare"
PERUCCHINI, senza voto: i tiri degli attaccanti della Casertana non sarebbero male se ci trovassimo ai Mondiali di rugby. Subisce l'autogol a freddo da Freddi perché abbagliato dal riflesso del sole sulla sua pelata: la prossima volta distribuirà ai compagni...PARRUCCHINI!

LO BUE, voto 5,5: in quanto terzino dovrebbe imperversare su e giù per la fascia ma in realtà il venditore di Cipster della Tribuna Est ha corso molto più di lui. Cominciano a farsi sentire gli effetti della cucina salentina: APPESANTITO!

FREDDI voto 6: regala una buona prova ma la deviazione con cui segna l'autogol è da incubo, anzi da "Nightmare"...FREDDI KRUEGER!

CAMISA voto 6,5: non tutti sanno che è cugino di Graziano Pellè, autore di una doppietta ieri pomeriggio contro il Manchester United. Con questo paragone, verrebbe da deprimersi a giocare contro la Casertana ma lui è felice perché la maglia del Lecce gli basta: NATO CON LA "CAMISA" GIALLOROSSA!

LEGITTIMO, voto 6: è un Pippo Pancaro con meno tecnica ma molti più capelli. Copre la fascia con diligenza: LEGITTIMA DIFESA! 

PAPINI, voto 5,5: Asta gli affida le chiavi del centrocampo ma lui le usa per rigare il pullman della Casertana. Alcune entrate sono degne di un film di Quentin Tarantino: "PAP" FICTION!

LEPORE-CARROZZAvoto 5,5: tentano di non farsi capire dagli avversari comunicando in dialetto leccese, ma purtroppo il capitano della Casertana IDDA fa da interprete ai suoi compagni: SGAMATI!

SUCIU, voto 6: inizia il match con la verve di un discorso di Mario Monti; Asta lo minaccia da bordo campo in trapanese stretto e lui, preoccupato, comincia ad azzeccare qualche passaggio, tra cui l'assist per il goal. Sufficienza stiracchiata: SEI (RU)MENO MENO!

SURRACO, voto 7: lo speaker pronuncia il suo nome "Iuan" neanche fosse un'auto coreana; lui non si offende e sfodera una grandissima partita coronata dallo "zeppulune" del pareggio degno di Capilungo: SUPERRACO!

DOUMBIAvoto 5,5: non essere un centravanti e dover sostituire Moscardelli è semplice come fare snowboard pur essendo un ciclista; fa quel che può ma forse era meglio inserire subito Diop: DI DOUMBIA UTILITA'!

Allenatore ASTA, voto 6: a fine gara dice di vedere il bicchiere mezzo vuoto ma siamo convinti si possa riempire, e non solo perché tra poco è San Martino. Per ora però, con 1 punto in 2 partite, la "Tana dei Lupi" è...NEF-ASTA!

lunedì 14 settembre 2015

Juve Stabia-Lecce 0-1: le Pagelle Mazzare

PERUCCHINI, voto 7,5: dimostra di essere un gran portiere di notte, e non nel senso di receptionist di albergo. Da superare solo qualche incomprensione linguistica con i compagni di difesa: ogni volta che Camisa gli urla "Sta bbiessi?!" lui risponde "I tifosi avversari? Sì, Stabiesi!"; per il resto è insuperabile: SUPER-UCCHINI!

Lo Bue in fase di riscaldamento
LO BUE, voto 6: deve migliorare nei cross ma corre così tanto che sulla sua fascia a fine partita hanno fatto la semina: LO BUE CON L'ARATRO!

FREDDI voto 6,5: con lui al centro della difesa è tutta un'altra musica: FREDDI MERCURY!

CAMISA voto 6,5: si cuce addosso agli attaccanti avversari senza sbottonarsi mai: CAMISA SU MISURA!

LIVIERO, voto 5: gioca una discreta gara ma si fa espellere per un paio di ingenuità che non ti perdonano neanche durante una partitella a piedi nudi durante la grigliata di Pasquetta; speriamo metta presto da parte le arti marziali: BRUCE LI-VIERO! 

PAPINI, voto 7: segna il goal decisivo e torna ad amministrare il gioco da grande direttore d'orchestra: PAPO VESSICCHIO!

LEPOREvoto 7,5: prende più pali e traverse di Ronaldinho in uno spot Nike del 2008; come se non bastasse, ronaldeggia a tutto campo: LEPORINHO!

SUCIU, voto 5: si sperava che con tutte quelle "U" nel nome "lu Sergiu" Suciu si ambientasse a Lecce facilmente; invece dopo 2 partite è ancora disinvolto come un turista islandese che balla la Pizzica: LU SUCIU TE LU MARE!

SURRACO, voto 6,5: ogni volta che prende la palla sai che può tirar fuori un jolly o una "pinella": più che Surraco, BURRACO!

MOSCARDELLIvoto 6,5: che giochi in Serie A contro la Juve o in Lega Pro contro la Juve Stabia ci mette i medesimi impegno, classe e ardore: MOSCA-R ALLA CARRIERA!

CURIALE, voto 5,5: l'ex attaccante del Trapani per ora si sente a suo agio con i nuovi compagni come uno con la Skoda Fabia a un raduno di ferraristi. Gioca un po' meglio che nel match d'esordio ma chiede la sostituzione non appena sente dolore al ginocchio sinistro: PREVENIRE E' MEGLIO CHE CURIALE!

Allenatore ASTA, voto 7: il gioco non è ovviamente ancora quello del Barcellona di Guardiola ma il risultato e la tenacia sono ottimi. E il mister, a differenza di domenica scorsa, esce dal campo...ENTUSI-ASTA!

venerdì 28 agosto 2015

I 6 tipi di tifoso dellu Lecce: tu che tifoso sei?

1. l'ULTRA': affezionato al Lecce più che a sua madre, da quando ha 15 anni ha spostato la propria residenza in Curva Nord. Ha la scritta "UL Senza Padroni" tatuata su un bicipite e la felpa "ODIO BARI" in dotazione. In Serie A contro la Juve o in Lega Pro contro la Juve Stabia, lui c'è.

Sona maestru, Arcu de Pratu
2. l'ESIGENTE: in virtù di quella sua indimenticabile partita sulla spiaggia di San Cataldo nell'estate '75, pretende dai giocatori del Lecce la manovra ed il fraseggio del Barcellona e si alza in piedi per urlare "TIIIIRAAAA!" non appena la squadra supera la metà campo. 

3. il SIMPATICONE: accompagna l'azione di gioco con battutone del tipo "Miccoli, ma percè mammata nu' t'ha fattu cchiu bbautu?!" o "Moscardelli ha fatto la barba al palo...almeno quella!", suscitando l'ilarità irrefrenabile di alcuni vicini di posto, che propagano le sue battute fino all'anello inferiore del "Via del Mare". Altri invece vorrebbero far propagare lui fino all'anello inferiore e oltre.

4. l'EQUILIBRATO: applaude quando c'è da applaudire, fischia quando c'è da fischiare. Dopo il 90° minuto, rientra a casa senza che il risultato abbia modificato troppo il suo umore.

5. il NERVOSO: finisce 3 pacchi di sigarette e 2 buste di "passatiempi" nei primi 45 minuti di gioco. Non parla con nessuno ma cita spesso gli avi defunti dell'arbitro. Ha reso milionario il venditore di "Cipster" della Tribuna Est.

6. il PANTOFOLAIO: alza le natiche dal divano solo se a Lecce arrivano Inter, Milan o Juventus; pertanto, non si vede al "Via del Mare" da circa 4 anni. E' stato abbonato a TelePiù, Stream e poi a SKY solo per organizzare ritrovi domenicali con amici a base di partite del Lecce e sfide a burraco; ora segue la squadra tristemente su Facebook e sportube.tv.

mercoledì 26 agosto 2015

Festa di Santu Ronzu: il Tutorial

Ciao a tutti, chi vi scrive è Lelettrauto, blogger di fama internazionale, nel senso che mi conoscono anche le mie sorelle che abitano negli Stati Uniti e mio fratello che abita in Francia.
Ieri sera io e la mia allegra famigliuola abbiamo fatto un giro alle "barracche" (ossia le "bancarelle", per i lettori del Trentino Alto Adige) in occasione della festa di Santu Ronzu, patrono di Lecce che, a differenza del Mago Oronzo, non ti unge la giacca e la cravatta. 

Eccovi di seguito alcuni fondamentali quanto non richiesti consigli per poter affrontare al meglio la festa, qualora stasera vogliate gettarvi nella mischia:
Santu Ronzu's Square, ieri alle 19 circa

1. SALUTATE MA NON TROPPO
Santu Ronzu è l'evento dell'anno per ogni leccese DOCCU, indi è probabile che in piazza si saranno riversati pressocché tutti i vostri conoscenti. Non vi fermate a salutare chiunque se avete intenzione di percorrere almeno 100 metri di bancarelle e se non volete essere travolti come Simba e Nala dalla mandria di gnu ne "Il Re Leone" (scusate ma il mio repertorio cinematografico ormai è questo; l'ultima visione di un thriller risale al 2009).

2. MUNITEVI DI PALLONCINI
Mio figlio che soccombe
sotto Masha e Orso
Se siete in comitiva accaparratevi, non appena in strada, un palloncino cadauno: quando la festa entrerà nel vivo e la ressa, nonché l'odore di maschio selvatico, cresceranno a dismisura, un simpatico palloncino pompato ad elio svolazzante un metro sopra il vostro cranio vi permetterà di non perdere il resto della compagnia. Se avete con voi dei bambini, poi, come nel mio caso, nessuno baderà al fatto che passeggiate con un palloncino in mano; qualora foste tutti adulti, invece, potrebbe in effetti risultare più imbarazzante ma fa niente: spiegate che è per la vostra sopravvivenza.
Le strade del Centro sono disseminate di venditori di palloncini, i quali però si sono approvvigionati tutti dallo stesso fornitore cinese: rivendono infatti tutti i medesimi personaggi, quindi un palloncinatore vale l'altro. Io e mia moglie abbiamo acquistato un palloncino pro capite (lei a forma di finta Elsa di Frozen e io di Masha e Orso), persuasi dal convenientissimo sconto famiglia: 1 palloncino 5 €, 2 palloncini 10 €.

3. COMPRATE ALMENO UN GADGET
Magic Lemon Spray!
Tra le bancarelle di Sant'Oronzo la fanno da padroni, oltre alle tradizionali cupete, nuceddhre, caramelle gommose, torroni, terroni e quant'altro, gli OGGETTONI AVVENIRISTICI. Gli OGGETTONI AVVENIRISTICI (lo scrivo in maiuscolo per dare la giusta enfasi) sono aggeggi di dubbia utilità che nel corso dell'anno non vi sognereste mai di comprare ma che a Santu Ronzu diventano occasioni imperdibili. In tale categoria è possibile, ad esempio, annoverare "Arturo, lo spremino del futuro" (si chiama davvero così), che ti permette di spremere un limone senza neanche averlo aperto; sempre per i fans degli agrumi, è assolutamente da non perdere "Magic Lemon Spray", una sorta di nebulizzatore di succo di limone, da applicare credo sotto le ascelle o da qualche altra parte, in caso di dissenteria. Proseguiamo la carrellata di oggettoni con "Il tappeto magico", un portentoso zerbino da pianerottolo che assorbe, prima che tu valichi la soglia di casa, tutto quello che hai sotto le scarpe, anche se hai saltato per ore nelle pozzanghere di fango come Peppa Pig. La lista sarebbe sterminata ma citiamo, anche solo per la bellezza del nome, "Tritino super" e i numerosissimi e praticissimi intagliatori di ananas, la cui dimostrazione "live" del venditore ti invoglia all'acquisto, nonostante di solito l'ananas ti faccia letteralmente andare di corpo.

Bene, ora sapete praticamente tutto: Happy Santu Ronzu e che la cupeta sia con voi!

giovedì 14 maggio 2015

Questo pittulo grande amore

Nella terra di Obama non spopolano solo i pasticciotti ma sono gi-unte anche le pittule: ecco come le fa sorma, direttamente dalla California. Per altre ricettone dagli Stati Unti seguite il suo blog.
Le Pittule, come vengono chiamate a Lecce, sono palline di impasto di pizza fritte. Credo che ci siano diversi nomi, in diverse citta’ per descrivere queste leccornie stuzzicanti. Facili da preparare, sono l’ideale come aperitivo o da servire alle feste dei bambini. Ecco qui la mia ricetta:

INGREDIENTI per circa 20 pittule
  • 500 gr FARINA
  • 300 ml ACQUA CALDA
  • un cubetto di LIEVITO DI BIRRA
  • poco SALE
  • abbondante OLIO per friggere
  1. Sciogliere bene il lievito con l’acqua in un recipiente capiente.
  2. Aggiungere farina e sale. Mischiare bene sbattendo l’impasto che dovra’ risultare appiccicoso.
  3. Coprire il recipiente con un canovaccio pulito e lasciar lievitare l’impasto per circa 3 ore.
  4. Friggere in abbondante olio caldo. Formare le palline con un cucchiaio bagnato e farle scivolare una ad una nell’olio.
  5. Una volta preso um bel colorito dorato, scolarle con un apposito cucchiaio e farle asciugare su carta assorbente.
  6. Servire calde o tiepide. Subito prima di friggerle e’ possibile aggiungere all’impasto base gia’ lievitato anche dei capperi, olive a pezzettini, acciughe… quel che la fantasia vi suggerisce.

mercoledì 6 maggio 2015

Rustico d'oro 2015


L’autru giurnu, nel mentre mi appropinquavo famelico al bancone di un noto bar leccese, mi è stato intimato, con tono soave, “Pìgghiate ‘nu rusticu, ca quisti su’ li megghiu te Lecce!” In quanto migliori di Lecce, tra l’altro, sarebbero di diritto anche i migliori del mondo, dato che già a San Pietro Vernotico il rustico è semplice da trovare come il Sacro Graal.
Besciamella spetterrante, mozzarella filante, sfoglia croccante, e tutto ciò che finisce con “-ante” (“Il rustico mutante”…prossimamente al cinema): “buenu!”, ho esclamato, con fare convinto e barba untuosa. Ma il dubbio è lecito, così come Loredana è Lècciso: sarà davvero lu megghiu rusticu te Lecce?
Da qui nasce l’idea de “Il Rustico d’Oro”, grande competizione interplanetaria (pare che la sonda Curiosity abbia trovato tracce di rustico su Marte, il che dimostrerebbe che non solo sul pianeta è possibile la vita, ma anche la movida) che vada a decretare il Miglior Rustico dell’Universo.
Il regolamento è semplice (è il regolanaso che è già più complicato…scusate): inviateci nome e città/paese del bar/panificio/pizzeria che reputate produca (e sottolineiamo produca…nu’ ca se li importa da Shanghai e li scongela) il rustico più buono che il vostro esofago abbia mai accolto. Segnalatecelo sull’account Twitter @teLecceSuntu (hashtag #RusticodOro) o sul nostro gruppone www.facebook.com/teleccesuntu o nei commenti del blog, o anche al citofono de casa noscia, possibilmente non prima te le 7 te matina.
Noi di “Te Lecce suntu”, che per l’occasione ci trasformeremo in “Te Lecce untu”, assumeremo l’ingrato compito di andare ad assaggiare, con tanto di video e recensione online, i rustici dei 10 esercenti da voi più votati ed assegneremo il suddetto ambitissimo “Rustico d’Oro 2015”. Seguirà consegna del premio e ‘ncuddhramentu di adesivo-riconoscimento sull’uscio del locale del vincitore.
Quindi, grufulati, nu’ bbu nutecati e votate! Avete tempo fino al 15 giugno (vabè, siete autorizzati a mangiare rustici anche dopo). Che la sfoglia sia con voi.

Un post al sole

Lecce, 6 maggio, ore 9:30: 31 gradi centigradi. 

Sono sempre più convinto che "Sud" sia l'abbreviazione di "Sudore".

lunedì 4 maggio 2015

Lecce-Ischia 3-0: le "Pagelle Mazzare"

Il Lecce, nella disperata rincorsa ai play-off, si affida al rientro di Moscardelli in attacco e all'esordio in Tribuna Stampa di "Te Lecce suntu"! Visto il risultato, Bollini rimugina: "Te Lecce suntu? Dovevamo chiamarlo prima". Ecco le nostre "Pagelle Mazzare" sul 3-0 di ieri (segui le mie pagelle anche su sololecce.it):


Le ricche tecnologie di cui sono stato dotato ieri
in Tribuna Stampa al "Via del Mare"
SCUFFIA, voto 6,5: nel primo tempo azzittisce ancora una volta con una bella parata chi credeva che fosse più adatto a fare il portiere di albergo che il portiere di calcio. Nel secondo tempo l'Ischia attacca così poco che lui sorseggia candeggina al posto del Gatorade...per non fare la M-UFFIA!

BEDUSCHI, voto 6,5: gara impegnativa come un match di racchettoni a Spiaggia Bella. Nel secondo tempo si sfila gli infradito e, insieme a Mannini, imperversa sulla destra neanche fossero i Blues Brothers: BELUSHI!

ABRUZZESE-DINIZ, voto 7: la nostra coppia di centrali cinc-Ischia e r-Ischia solo su una m-Ischia nella ripresa. Per il resto,  vengono così impensieriti dagli avversari che hanno anche il tempo di prenotare le vacanze: TRIVAGO!

LOPEZ, voto 7,5: anche questa settimana si è pettinato i capelli con dello stucco a presa rapida, ma quello che lascia davvero di stucco è come affetti la difesa avversaria nel primo tempo. Più che Lopez sembrava TEVEZ!

BOGLIACINO, voto 7: sempre nel vivo dell'azione, non si limita a fare la differenza, ma anche somme, moltiplicazioni e divisioni. Certe giocate sono magie degne di Zurlì: BOGLIA-CINO TORTORELLA!

LEPORE, voto 6,5: sempre mezzo voto in meno a causa della fettina di cavallo che spaccia per capelli ma, con o senza carni equine, il Lecce dovrà ripartire da lui l'anno prossimo. La difesa dell'Ischia ha la mobilità di un capannone dell'Expo e lui ne approfitta alla grande: L'EXPORE!

SACILOTTO, voto 6,5: corre talmente tanto che a fine gara, complici i 30 gradi in campo, è SACI-COTTO!

MANNINI, voto 7: con lui e la sua concretezza al posto di clavic-Embalo, in attacco sulla destra, è tutta un'altra musica; nel secondo tempo, a tratti, è "bello e impossibile": GIANNA MANNINI!

MOSCARDELLI, voto 7: il "Via del Mare" gli riserva (più che meritati) applausi anche quando si aggiusta il tuppo dei capelli. Cerca il goal con la disperazione di uno che non si ricorda dove ha parcheggiato la macchina in un autosilos a 7 piani; lotta su ogni pallone ma a fine gara ancora corre e saltella come un uccellino: MOSCARDILLU!

DOUMBIA, voto 8,5: ha messo a tacere il senso dell'umorismo con il suo senso del goal, spazzando via con una tripletta tutti i doumbi sulle sue qualità. All'attaccante del Mali sono servite le 4 partite da centravanti al posto del Mosca: NON TUTTI I "MALI" VENGONO PER NUOCERE!

Allenatore BOLLINI, voto 7: il risveglio del Lecce è tardivo come il mio orario di timbratura il lunedì mattina dopo un week-end trascorso alla "Sagra te lu Mieru" di Carpignano. Potrebbero essere gli ultimi giorni della sua legislatura: lui sta tentando il tutto per tutto per salvare la poltrona e ottenere la fiducia alla Camera: BOLDRINI!

venerdì 24 aprile 2015

Generatore casuale di frasi di Muciaccia


'uarda ddhru fessa ca me secuta puru!

martedì 21 aprile 2015

Lecce-Foggia 1-0: le "Pagelle Mazzare"

SCUFFIA, voto 6: comprato da Tesoro jr a metà prezzo a una bancarella di un mercatino di Natale in Friuli, è stato da molti finora considerato la versione tarocca di Scuffet. Ora non sarà diventato un campione ma sta comunque dimostrando che HA LA STOFFIA!

BEDUSCHI, voto 6,5: dopo aver conquistato il cuore delle leccesi, Beddhruschi ha fatto ormai capitolare anche quello di Bollini. Chiunque sia l'avversario, una cosa è certa: sulla sua fascia NE BUSCHI!

DINIZ-ABRUZZESE voto 6,5: è più facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che Iemmello in mezzo ai due centrali leccesi: FUGGI A FOGGIA!

LOPEZ, voto 5: tocca tanti palloni, comprese le proprie gonadi a fine partita, quando decide di cimentarsi in un gesto verso gli spalti che sarebbe stato giudicato poco elegante anche nei servizi igienici dell'Autogrill "Murge Ovest": WATER LOPEZ! 

PAPINI, voto 7: amministra il gioco da grande direttore d'orchestra: PAPO VESSICCHIO!

SACILOTTO, voto 5,5: i compagni inscenano infortuni a rotazione pur di farlo entrare ogni volta a partita in corso: lui però stavolta si fa trovare pronto come quando al citofono dici "Sì, sto scendendo!" ma in realtà sei ancora in pigiama che cerchi i calzini puliti. SOTTOTONO!

BOGLIACINO, voto 7: se siamo ancora in corsa per i play-off è in discreta parte per merito suo: BOGLIA CHI MOLLA!

MANNINI, voto 6: ha iniziato il campionato da terzino, poi ha fatto l'ala a centrocampo, ora esterno d'attacco: se Bollini continua a spostarlo in avanti, tra un po' arriva a San Cataldo: BAGNINI!

LEPORE, voto 5,5: prima del match aveva assicurato "Abbiamo fame!", e in effetti la squadra si è divorata una dozzina di goal. Anche lui partecipa al pranzo domenicale mangiandosene uno, manco avesse cucinato sua nonna: LEP(O)RE ALLA CACCIATORA!

DOUMBIA, voto 6: per farlo segnare Bollini ha dovuto sfoderare la nostra arma offensiva più temibile di questo periodo: la ciabattata di Embalo! Il goal realizzato allo scadere fa dimenticare le 36 occasioni da rete sprecate: BELLA, CUMBIA'!

Allenatore BOLLINI, voto 6,5: con Moscardelli in campo forse il Lecce vinto 4-0. La squadra, in condizioni ambientali difficili come quelle della tundra artica, riesce a macinare gioco manco fosse caffè Quarta in grani. Non vincere con tutte queste occasioni da goal sarebbe stato da...POLLINI!

martedì 14 aprile 2015

La ricetta te lu RUSTICU

Dopo il successo della prima p-untata, torna la rubrica "Ricette leccesi dagli Stati Unti", stavolta più unti che mai: sorma infatti ha appena sfornato nu rusticu! In attesa di vincere la nostra battaglia e farlo diventare patrimonio dell'UNESCO (o dell'UNTESCO), cucinatilu, e futtitibulu, ma nu' bbu nnutecati e secutatela sul suo blog. Enjoy!

I “rustici” sono una delle pietanze piu’ amate dai leccesi. Un involucro di pasta sfoglia ripiena di cremosa béchamelle, mozzarella e pomodoro. Se passate da Lecce sono da assaggiare!! E per quelli che come me vivono troppo lontano, si possono fare in casa.  Ecco qui come li preparo…
INGREDIENTI
  • 450 gr PASTA SFOGLIA surgelata
Bechamelle
  • 1/2 lt LATTE caldo
  • 50 gr BURRO
  • 3 cucchiai colmi di FARINA
  • poco SALE
  • poco PEPE


altri ingredienti per il ripieno
  • una scatoletta di POMODORI PELATI
  • 50 gr MOZZARELLA fresca
  • 1 UOVO
  1. Scongelare la pasta sfoglia.
  2. Preparare la bechamelle: sciogliere il burro in un pentolino, a fuoco moderato. Una volta sciolto, aggiungervi i 3 cucchiai di farina. Amalgamare bene aggiungendo poco a poco il latte fino ad ottenere un composto omogeneo. Salare e pepare. Togliere dal fuoco (raffreddandosi diventera’ piu’ solida).
  3. Ogni rustico e’ formato da 2 dischi di pasta sfoglia (diametro 10-15 cm).
  4. Mettere al centro del primo disco una cucchiaiata abbondante di bechamelle, alcuni pezzi di mozzarella e un pomodoro pelato ben strizzato. Aggiungere un pizzico di sale.
  5. Sbattere l’uovo e usarlo come “colla” per unire i due dischi di pasta sfoglia. Spennellare quindi i bordi del disco di sfoglia di base e richiudere il tutto con il secondo disco. Premere bene i bordi e vedrete che si formera’ una cupoletta al centro.
  6. Spennellare tutta la superficie della sfoglia con l’uovo sbattuto.
  7. Seguire lo stesso procedimento per ottenere altri rustici.
  8. Infornare a forno preriscaldato a 200 gradi per circa 30 minuti.

lunedì 13 aprile 2015

Melfi-Lecce 1-0: le "Pagelle Mazzare"

Nonostante l'annunciato entusiasmante ritorno delle "Pagelle Mazzare", non c'è niente da fare: il Lecce in trasferta perde anche contro un temibilissimo Melfi in 10, che va a segno al 90° con Tortori; e sono subito chiare le cause della sconfitta: i soliti Tortori arbitrali!
Di seguito il dettaglio delle prestazioni dei protagonisti della sconfitta nell'amara Lucania, sapore vero:

SCUFFIA, voto 5: al 60° si supera con una grande parata, ma nel finale decide di mettere in pratica gli insegnamenti culinari di Mister(Chef) Joe Bollinich, realizzando invece un'ottima frittata: e così il Melfi vince PER IL ROTTO DELLA SCUFFIA!

DINIZ-ABRUZZESE voto 6,5: sono i giocatori del Lecce che si rendono più pericolosi in avanti, e questa la dice lunga sulla stitichezza offensiva dei giallorossi: GEMELLI DEL GOAL!

VINETOT, voto 5: al termine di una buona partita, viene posseduto per un attimo dallo spirito di Cyprien e regala il calcio d'angolo da cui nasce la sconfitta: PROPRIO ALLA FINE..TOT! 

BEDUSCHI, voto 6: è la classica persona che chiami quando devi trasportare la lavatrice su per le scale fino al quarto piano: sai che non ti dirà di no. Bollini ormai lo sfrutta per qualsiasi mansione, tanto che a fine gara lo ha chiamato per farsi cambiare la carta da parati del salotto. AFFIDABILE!

SALVI, voto 5,5: per motivarlo gli avevano detto che, anziché il Melfi, avrebbe dovuto incontrare Mel B delle Spice Girls, suo idolo ai tempi delle scuole medie. Una volta intuito il raggiro, decide di infortunarsi a un arto a caso e uscire a fine primo tempo: DELUSIONE!
Stavolta la maschera di Mosca non basta per segnare

SACILOTTO, voto 5: entra nel secondo tempo ed è subito a suo agio come uno che tenta di dormire sotto il palco de "La Notte della Taranta" durante il concertone. MELFI-GNANO!

PAPINI, voto 5: nella maggior parte delle azioni i compagni comprendono le sue intenzioni come capirebbero il contenuto di antichi manoscritti egizi: PAPIRI!

BOGLIACINO, voto 6: se non fosse per il suo piede sinistro, i migliori cross leccesi sarebbero quelli calciati dal preparatore dei portieri durante il riscaldamento. Non basta la sua qualità per trovare il bandolo della matassa giallorossa: BOGLIA NON SBROGLIA!

LOPEZ, voto 5: gli scatti più incisivi della sua partita, sono quelli che si fa con lo smartphone durante l'intervallo. Partita fine a se stessa: SELFIE A MELFIE!

DOUMBIA, voto 5: d'accordo che non è il suo ruolo fare il centravanti, ma la sua vena realizzativa non la troverebbe neanche l'infermiere più esperto di tutto l'Ospedale "Vito Fazzi". In un paio di occasioni da goal ha lo scatto di una municeddhraMUMMIA'!

GUSTAVO, voto 5: prevedibile come un ritornello di Ligabue, le sue finte verrebbero intercettate anche nei peggiori campetti di periferia di Lecce. UNA VITA DA CASTROMEDIANO!

Allenatore BOLLINI, voto 5,5: si rende conto anche lui che, probabilmente, oltre a 18 esterni d'attacco, la società poteva comprare anche una riserva di Moscardelli. E così, anche stavolta, il Lecce fa il gioco e gli altri segnano: è LA DURA LECCE DEL GOAL!

lunedì 30 marzo 2015

Ricette dagli Stati Unti: la fucazza te cepuddhre

Per la nuova rubrica "Ricette dagli Stati Unti", ecco la fucazza te cepuddhre, appena sfornata da cuoca Luisa, altresì nota come "sorma". Favoriti?


Anche se vivo nella lontana California, è con il Salento nel cuore che condivido questa ricetta. La mia versione della famosa “Fucazza de cepuddhe”, ottima come primo o piatto unico… io la mangerei a qualsiasi ora!

INGREDIENTI (per 6 persone)
per la focaccia:
  • 500 gr, FARINA
  • 250 ml ACQUA CALDA
  • 1 LIEVITO di birra
  • poco SALE
  • poco OLIO extra vergine d’oliva
per il ripieno:
  • 4 CIPOLLE
  • poco OLIO extra vergine d’oliva
  • poco SALE e PEPE
  • 50 gr CAPPERI
  • 100 gr. OLIVE nere snocciolate (meglio se saporite come le kalamata)
  • un cucchiaio di passata di POMODORO
  1. Iniziare con l’impasto per la focaccia. Sciogliere il lievito nell’acqua calda in un’ampia ciotola mischiandolo bene. Aggiungervi l’olio e la farina. Il sale per ultimo.
  2. Usare un mixer o impastare a mano per almeno 10 minuti.
  3. Lasciare lievitare il composto per un’oretta, ben coperto. L’impasto raddoppiera’ di volume.
  4. Nel frattempo preparare il ripieno. Pulire e affettare le cipolle. Metterle a cuocere con poco olio in un tegame anti-aderente. Aggiungere sale e pepe, i capperi, le olive e la passata di pomodoro.
  5. Lasciare cuocere a fuoco lento finche’ le cipolle si saranno ammorbidite e insaporite.
  6. Una volta lievitata la pasta, spianare meta’ dell’impasto in una teglia da forno a bordi alti leggermente unta con olio. versare il ripieno di cipolle (lasciando da parte un po’ dell’olio di cottura) sul primo strato di pasta per poi richiudere il tutto con l’impasto rimanente.
  7. Per rifinire, spennellare la focaccia con l’olio di cottura, diventato arancione e insaporito dalle cipolle.
  8. Cuocere in forno gia’ caldo a 200 gradi per 30 minuti.
  9. Servire calda o tiepida.
Nu baciu da Cuoca Luisa! Secutatemi su http://blog.giallozafferano.it/cuocaluisa

lunedì 16 marzo 2015

Come ha fatto Tesoro a valutare il Lecce 10 milioni?

Cagionandovi una delusione paragonabile a quella volta in cui vi siete persi la recita di quinta elementare di vostro nipote di sesto grado, ho deciso di indire uno sciopero generale delle "Pagelle Mazzare", attesissime quanto Babbo Natale durante la Veglia di Pasqua. Spero infatti che questo coraggioso atto possa dare una scossa alla squadra o quantomeno sortire effetti migliori della sostituzione di Vinetot con Miccoli.

Profezie
Nel mentre il Lecce ieri faceva la fine di un panino con la 'nduja in quel di Cosenza (dove i ragazzi hanno mostrato a tratti gli schemi di Bollini, a tratti le sembianze di bolliti), meditavo sui 10 milioni richiesti da Savino Tesoro per la vendita della Società.
In virtù del mio meritatissimo diploma di terza media, che sfoggio fiero in una cornice del salotto, sono andato sull'ottimo transfermarkt.it, ho sfoderato la finora mai utilizzata calcolatrice di Windows e sommato il valore di mercato dei 24 giocatori presenti in rosa, ottenendo un totale di 3,93 milioni di € (dai 375.000 € di Doumbia ai 50.000 € di Chironi...CHIII? Roni).
La prima cosa che ho notato è che, ordinando per valore di mercato le squadre del Girone C di Lega Pro-fughi, il Lecce si piazza al sesto posto, proprio come, guarda caso, nella mesta realtà di classifica (al primo posto il Benevento con 5,93 milioni). La seconda è che questo valore risulta "giusto un tantino" più basso di quanto richiesto dal buon Savino ai potenziali acquirenti. La differenza di circa 6 milioni sarebbe, ne deduco, data dal "blasone" della squadra e dai trofei vinti (una ricca Coppa Italia di Serie C nel 1975 ed una ambitissima Coppa italo-inglese per semi-professionisti nel '76).

Sulla base di questo, ipotizzo di seguito come Tesoro possa essere arrivato a stimare il valore del Lecce a 10 milioni:

1. Ipotesi fraintendimento: Tesoro non ha specificato la valuta: essendo un tipo all'antica, si tratta in realtà di 10 milioni di Lire o magari di sesterzi o zecchini: il famoso Zecchino d(i tes-)Oro.

2. Ipotesi emulazione: il Parma è stato di recente valutato 1 euro, il Milan 1 miliardo di euro: Savino ha scelto un valore intermedio che cominciasse per 1: 1 milione era troppo poco, ergo 10.

3Ipotesi "m'aggiu scerratu": dopo aver comunicato l'intento, qualche settimana fa, di voler lasciare Lecce a giugno, Savino si è ricordato di aver già prenotato la cabina a Frigole per luglio e agosto. Sparando 10 milioni come prezzo, non si presenterà sicuramente nessun acquirente e l'estate nel Salento è salva.

4. Ipotesi "a vanvera": il Presidente, dopo averci riflettuto a lungo e non giungendo a una conclusione, ha risolto l'annosa questione chiamando il figlio e ponendogli una domanda ben precisa: "Antò, mi spari un numero da 1 a 10?!"