martedì 25 novembre 2014

Li Megghiu Leccesi Ever F.C.

Un buongiorno a voi e un buongiorno agli amici di "Guida al Campionato" (ho sempre sognato dirlo)!

Scendono oggi in campo "Li Megghiu Leccesi Ever", singolare compagine assemblata con soli "Leccesi DOP", come le carni equine di Mimmi, il mio macellaio di fiducia.

Con un arrembante 4-3-3 di zemaniana memoria, il CT Conte (che sta per "Capelli 'Ttaccati-Conte) schiera quest'oggi:



PortiereMarco BLEVE: a causa delle bizzarre regole non scritte applicate nei campetti di calcio leccesi (es.: “Vagnuni, sciucamu a portieri volanti!”), sulle quali urgono chiarimenti da parte dell’UEFA, sono decenni che non si trova un portiere decente a Lecce, se non in qualche condominio di Piazza Mazzini. Convocato quindi d’urgenza il giovane sancesariano Marco Bleve, che tanto bene sta facendo nel Martina Franca in Lega Pro-fugo. SCOMMESSA!

Terzino destroGigi GARZYA: altro orgoglio di Santu Cesariu è Gigi AMLETO Garzya che, forte del suo nome shakespeariano, formulò in un’intervista l’immortale affermazione: “Sono completamente d’accordo a metà col mister”. Dotato di piedi lievemente più affidabili della sua grammatica, ha avuto una discreta carriera con trascorsi anche nella Roma: GAR(AN)ZYA!

Difensore centrale - Marco MATERAZZI: nato nellu Salentu per caso (nel senso che il padre Beppe lo procreò nel periodo in cui militava nel Lecce), Materazzi di leccese ha ben poco, se non i cartellini gialli e rossi collezionati in carriera. Ha sfoderato lo squinzanese stretto solo per insultare Zidane a Germania 2006. MACELLAIO!

Difensore centrale - Sergio BRIO: difensore, invece, corretto come il Caffè Borghetti e di grande rendimento, Sergio Brio vinse 4 Scudetti e il 50% delle Coppe Campioni della Juve (cioè una). Disponibile anche in formato Brio blu. EFFERVESCENTE!

Terzino sinistroPasquale BRUNO: per completare l’arcigna difesa, che ricorda per aggressività una tribù di Nazgul, non poteva che esserci Pasquale Bruno, meglio noto come “‘O Animale”. Difensore rude ed indimenticato soprattutto dai tifosi del Torino e dai malleoli di Baggio e Van Basten. SERIAL KILLER!

Ala destra - Franco CAUSIO: straordinaria ala destra, era soprannominato “il Barone”, probabilmente per come imbrogliò durante il famoso scopone scientifico giocato in aereo con Pertini, Bearzot e Zoff dopo il Mundial ‘82. In una recente intervista a Barbara D’Urso ha anche confessato che i suoi celebri baffi sono in realtà finti. FUTTICUMPAGNU!

Centrocampista centrale - Antonio CONTE: molto amato in città, come testimonia l’immagine a destra, dopo gli esordi leccesi, si è trapiantato a Torino (in tutti i sensi), dove ha raccolto grandi successi come giocatore, allenatore ed operaio specializzato nella catena di montaggio della Fiat Idea. Anche nel periodo in cui perdeva i capelli, non ha mai smarrito la cadenzaah salenthiinaah: AGGHIAGGIANDEAH!

Ala sinistra - Checco MORIERO: dopo il Barone e il Conte mancherebbe giusto Salvatore Nobile per avere un centrocampo 100% sangue blu; inseriamo invece lu Checcu Morieru nesciu, riccia e funambolica ala destra (qui adattata a sinistra, un po’ come Matteo Renzi) di Lecce, Cagliari, Roma e Inter, che dribblava avversari con la stessa straordinaria frequenza con cui oggi viene esonerato. TORNA A SCIUCARE CA E' MEGGHIU!

Esterno offensivo destro - Fabrizio MICCOLI: il Romario del Salento, così soprannominato per la sua passione per il tonno Rio Mare, non ha avuto la carriera che avrebbe meritato, probabilmente a causa del suo vizio di depilarsi le sopracciglia a strisce. Luciano Moggi provò a chiudere il suo estetista negli spogliatoi, ma non ci fu niente da fare. TAMARRO!

Centravanti - Graziano PELLE': schiacciato dal peso dell’eterno dibattito “Maradona è meglio di Pellè?”, non è riuscito ad emergere del tutto fino a circa due mesi fa: ora, a 29 anni suonati, spadroneggia in Premier League neanche fosse Alan Shearer. Stella nascente del calcio italiano, brilla anche grazie alla copiosa quantità di gelatina nei capelli. ASTRO DEL GEL!

Esterno offensivo sinistro - Totò DE VITIS: ottimo attaccante finito tuttavia nel dimenticatoio, tanto che anche sua madre, al telefono, fatica a riconoscerlo. E’ andato via da Lecce per la difficoltà dei suoi concittadini di pronunciare correttamente i cognomi che finiscono per consonante. DE VITISSI!

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